estratto da: “Il Polittico di Federico II di Svevia”
di Luisella Bernardini
I cinque riquadri del registro centrale sono affollati da masse di esseri umani.
Il grande pannello, cuore del polittico, raffigura lo scambio dei doni fra Federico II e la delegazione islamica. “Sembra, avventurandoci in questi spazi, che le cinque scene siano inserite in un unico grande ambiente che ospita, da sinistra a destra, gli animali del serraglio imperiale, i Cavalieri dell’Ordine Teutonico sotto la guida del gran maestro Ermanno di Salza con i loro vessilli e le loro armature, lo scambio dei doni, i cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme e infine l’harem di Federico II. […]”
(cfr., “Il Polittico di Federico II di Svevia” – di Luisella Bernardini – Edizioni Polistampa – 2022)
La fanciulla che si intravede seduta sul trono è Isabella di Brienne, appena quindicenne.
Federico, sposandola, eredita quindi il titolo di Re di Gerusalemme, meritandosi anche l’approvazione di Papa Onorio che vede in quelle nozze la possibilità di interpretare ancora meglio la liberazione della Terra Santa.
La giovanissima morirà appena sedicenne, dando alla luce un figlio, il futuro re Corrado
“Mentre nei tre pannelli centrali descritti, abbiamo visto il succedersi di incontri diplomatici, politici e militari, nei due conclusivi si racconta la serena vita privata del sovrano. In quella di sinistra, lo sguardo indugia sugli animai anche esotici che accompagnano Federico II nei cortei imperiali e nei cerimoniali fastosi; in quello di destra possiamo entrare nel mondo dell’harem assai vario ed invitante.”[…]
(cfr., “Il Polittico di Federico II di Svevia” – di Luisella Bernardini – Edizioni Polistampa – 2022)